Come preparare la ricetta di Padre Zago

Che cos’è la ricetta di Padre Romano Zago?

Padre Romano Zago è un frate francescano che ha avuto il merito, non di inventare, ma di divulgare al Mondo la ricetta di cui parleremo oggi, conosciuta come “ricetta di Padre Romano Zago“. Si tratta di un frullato preparato in una certa maniera con tre semplici ingredienti naturali:

  • foglie intere di Aloe Arborescens,
  • miele d’api;
  • distillato.

Non si sa esattamente a che epoca risale questa ricetta, ma sappiamo che tutto ha avuto origine in una baraccopoli nei pressi di Rio Grande, in Brasile. Come racconta nei suoi libri, Padre Romano Zago è venuto a conoscenza di questa ricetta solo per puro caso, durante una delle consuete chiacchierate serali tra frati.

L’oggetto del giorno era il Cancro, la malattia del secolo. Dopo vari batti e ribatti, prende la parola Padre Arno Reckziegel e gli altri rimangono ammutoliti dalla sua affermazione. Si perché a quanto pare esiste un posto, una baraccopoli vicino Rio Grande, dove nessuno moriva di Cancro. Perché? Grazie a questa ricetta a base di Aloe, miele e distillato che si tramandavano da generazioni.

Padre Zago rimane scioccato da tali affermazioni e decide quindi di approfondire, andando a parlare direttamente con gli anziani di quel villaggio. Ed è così che viene a conoscenza della ricetta originale.

Negli anni a venire, ha avuto modo in numerose occasioni di divulgare questa ricetta agli ammalati e ai famigliari dei pazienti, convincendone molti a provare questo strano intruglio. I risultati che ha ottenuto sono incredibili, con guarigioni anche in casi ritenuti dai medici inguaribili.

Se volessi saperne di più su questo articolo troverai alcune delle testimonianze raccolte da Padre Zago. In alternativa, se hai la fortuna di trovare il libro (aimé andato fuori stampa), puoi leggere queste e altre testimonianze nel primo volume scritto da Padre Zago, intitolato “Di Cancro si può Guarire“.

Come preparare la ricetta?

Veniamo ora al nocciolo della questione. Come si prepara la ricetta di Padre Romano Zago?

La preparazione della ricetta con Aloe Arborescens, miele e grappa non è difficile, bisogna però rispettare alcuni passaggi. Chiunque la può preparare a casa, ma due cose sono fondamentali per ottenere il massimo dei benefici e dei principi attivi da questa magica pianta e sono:

  1. La qualità delle materia prime;
  2. seguire alla lettera le istruzioni di Padre Romano Zago.

Materie prime di qualità significa:

  • il miele: scegliere un miele artigianale non trattato e non pastorizzato;
  • l’Aloe: procurati una pianta di Aloe Arborescens (non di Aloe Vera), che abbia almeno 4 anni di età e che sia stata coltivata in modo naturale, senza l’utilizzo di trattamenti chimici. Se possibile ti consiglio di evitare di acquistare le piante nei classici vivai o peggio ancora nei centri commerciali. Il posto più idoneo per acquistare una pianta sono le aziende agricole. Se ti interessa puoi acquistare piante di Aloe Arborescens, coltivate in maniera sana e biologica presso l’azienda agricola italiana Erbe di Mauro. L’azienda spedisce in tutta Italia. Dai un’occhiata alle piante di Erbe di Mauro ➜

Foto di alcune delle piante di Aloe Arborescens di Erbe di Mauro:

aloe di mauro
aloe mauro in fiore

La Ricetta di Padre Romano Zago

aloe miele e grappa

Lo stesso Padre Zago si raccomanda di non essere pignoli con il peso degli ingredienti per la preparazione del preparato e si può partire da quella che è la ricetta originale (anche detta “classica”), per creare delle versioni con più o meno Aloe, a seconda delle esigenze.

Quella che segue è la ricetta originale riportata anche nei libri di Padre Romano Zago.

Ricetta originale di Padre Zago

  • 350 gr di Aloe Arborescens (da piante di 5 anni in su)
  • 500 gr di Miele di stagione e di qualità
  • 3/6 cucchiai di distillato di alcol, grappa, vodka, ecc

Versioni con meno miele e più Aloe

Come sottolinea anche Padre Zago, è possibile modificare la concentrazione degli ingredienti, a patto che gli ingredienti rimangano sempre li stessi.

Ad esempio, per chi ha problemi di iperglicemia, o diabete, è consigliabile ridurre la quota di miele, aumentando al contempo la percentuale di Aloe, come nei due esempi che seguono.

Versione Concentrata

  • 425 gr di Aloe Arborescens (da piante di 5 anni in su)
  • 425 gr di Miele di stagione e di qualità
  • 3/6 cucchiai di distillato di alcol, grappa, vodka, ecc

Versione Super concentrata

  • 500 gr di Aloe Arborescens (da piante di 5 anni in su)
  • 350 gr di Miele di stagione e di qualità
  • 3/6 cucchiai di distillato di alcol, grappa, vodka, ecc

Istruzioni preliminari per la preparazione della ricetta

Tutte le istruzioni che trovi qui di seguito sono riportate anche nel libro di Padre Romano Zago, intitolato “Di Cancro si può guarire“.

  1. Tutto il raccolto, la lavorazione e il mantenimento di questo preparato deve essere fatto al buio, o in penombra;
  2. La pianta di Aloe da cui vengono prelevate le foglie deve avere 5 anni, o più;
  3. Le foglie vanno raccolte in oscurità/penombra, in quanto sia il gel, che la buccia, sono sensibili alla luce naturale e artificale;
  4. Le foglie devono essere ben asciutte e non essere bagnate dalla pioggia, o dalla brina;
  5. La pianta non deve essere annaffiata e/o non deve prendere pioggia per circa 5/7 giorni;
  6. Le foglie vanno lavorate appena possibile e/o mantenute in luogo oscuro e fresco;
  7. Le foglie non devono essere troppo ricche di gel/acqua in quanto il preparato risulterebbe troppo diluito;
  8. La pulizia delle foglie deve avvenire esclusivamente con panni leggermente umidi e successivamente asciugare bene;
  9. Il recipiente per il mantenimento deve essere in vetro e oscurato per evitare che prenda luce;
  10. Il preparato va mantenuto in ambiente fresco e asciutto, una volta iniziato va messo nella parte inferiore del frigo.

Come preparare la Ricetta di Padre Zago

Una volta seguite le istruzioni sopra elencate, si può iniziare la preparazione della Ricetta di Padre Zago, in modo da avere un prodotto artigianale, realizzato a proprio piacimento.

  1. Procurati un frullatore verticale discretamente potente;
  2. La preparazione deve avvenire in un ambiente poco illuminato, quasi al buio;
  3. Pulisci le foglie di Aloe strofinandole con un panno umido per togliere le impurità e asciugale bene con un panno asciutto e pulito;
  4. Le foglie vanno utilizzate intere, dopo aver tolte le spine e le parti rovinate con un coltello; tagliarle poi a pezzi;
  5. Frulla leggermente le foglie dopo aver aggiunto l’alcol (2-3 cucchiai di distillato di alcol, ad esempio la grappa);
  6. Aggiungi il miele e frulla bene;
  7. Versare il succo in un barattolo oscurato, o coprilo con della carta d’alluminio e conservalo nella parte bassa del frigorifero;
  8. Nei primi giorni il preparato avrà un gusto più forte e amaro, ma nei giorni successivi amalgamandosi con il miele sarà più gradevole e omogeneo.

L’importanza dei tre ingredienti

Una domanda che viene comunemente fatta a Padre Zago e a cui risponde in più paragrafi del suo libro è questa:

E’ davvero necessario l’utilizzo del miele e del distillato?

Come sottolinea Padre Zago, il successo della formula è dovuto all’insieme di tutti e tre gli ingredienti: l’aloe arborescens, il miele e la grappa.

L’importanza dell’Aloe Arborescens.

Avere una buona materia prima è alla base di questo composto.

La raccomandazione è quella di non acquistare le piante nel primo posto che capita. I vivai sono pieni di piante costantemente trattate con prodotti chimici, oppure vengono piazzate vicino la strada e immagina quanto inquinamento e polvere possono assorbire nel corso degli anni.

Se non sai dove acquistare le piante, puoi ordinarle online sul sitoweb dell’azienda agricola italiana Erbe di Mauro. Da oltre 10 l’azienda coltiva e lavora piante di Aloe in modo assolutamente naturale e biologico, in piena campagna, tra le colline di Fermo.

Se ti interessa acquistarne una dai un’occhiata qui ➜

Foto di alcune delle coltivazioni di Erbe di Mauro

mie piante aloe 1
mie piante aloe 2

L’importanza del Miele naturale d’Api

Come afferma Padre Romano Zago la funzione del miele è prima di tutto una funzione terapeutica.

Il miele è il primo ed unico dolcificante naturale che, non solo attenua il gusto amaro dell’Aloe Arborescens, ma favorisce la massima diffusione e l’assorbimento dei principi attivi presenti nell’Aloe.

Oltre a questo aiuta a mantenere correttamente il composto, preservandolo come fosse “sott’olio”.

L’importanza del distillato

Quanto al distillato (grappa, vodka, gin e simili), Padre Zago sottolinea nei suoi libri, che è altrettanto importante in quanto esercita un’azione vasodilatatoria, ovvero dilata i vasi sanguigni facilitando la diffusione dei principi attivi presenti nell’Aloe e la depurazione generale dell’organismo.

Il sangue può così purificarsi, eliminando le sostanze infettanti. Inoltre, l’organismo umano non sarebbe in grado di assorbire integralmente l’aloina, liquido viscoso di colore giallo dotato di proprietà antibatteriche ed antitumorali, presente nella buccia e nella parte più esterna del gel di Aloe.

Dove acquistare la ricetta di Aloe di Padre Zago?

Se per qualche motivo non hai il tempo, o la possibilità di preparati da solo la ricetta di Padre Zago, sappi che ci sono alcune aziende che lo fanno fresco e lo vendono. L’azienda agricola Erbe di Mauro, oltre a vendere le piante in vaso, produce succhi di Aloe Arborescens e miele, rispettando quella che è la formula originale della ricetta di Padre Zago. Non solo, l’azienda garantisce un prodotto fresco, fatto su ordinazione, senza pastorizzazione e senza l’aggiunta di conservanti. Ordina ora la ricetta di Padre Zago ➜

Succo di Aloe Arborescens e miele, ricetta originale di Padre Romano Zago

  • Confezione da 325 ml e 750 ml
  • Ingredienti: Aloe Arborescens, miele e distillato
  • Prodotto italiano
  • Azienda: Erbe di Mauro

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